Veneti, su la testa!

QUEL CHE GL’ITALIANI DOVREBBERO SAPERE

Una trentina di anni fa, un insegnante di lettere meridionale di una scuola vicentina scrisse al Giornale di Vicenza una letteraccia nella quale, volendo rimbeccare certi atteggiamenti anti-meridionalisti di alcuni studenti, diceva che i Veneti dovevano vergognarsi della propria identità perché, a suo dire, i loro antenati sarebbero stati l’unico popolo italico a soccombere alla conquista romana senza combattere.
Leggendo fra le righe, dunque, per quel signore gli antichi Veneti sarebbero stati i più vigliacchi fra i Popoli Italici.
Ma non basta: oltre che sugli antichi Veneti, dai banchi di scuola si getta il sospetto di vigliaccheria anche sui Veneti vissuti durante il cosidetto Risorgimento italiano.
Questa idea sui nostri Antenati è piuttosto diffusa e ad essa i Veneti moderni non sanno contrapporre alcuna obiezione perché gli autori dei testi scolastici, tuttora pigramente allineati alla storiografia ottocentesca interessata a soffocare le autonomie culturali storicamente fiorenti nella Penisola italiana, si guardano bene dal dire come stavano in realtà le cose.
Questo opuscolo, dunque, ha lo scopo di fare chiarezza sugli avvenimenti che videro come protagonisti i nostri Antenati, i Veneti vissuti nel periodo dell’espansione romana fino alle Alpi ed i Veneti vissuti nell’ottocento, ai tempi delle cosidette guerre risorgimentali.

[Scarica l’opuscolo “Veneti, su la testa!“]  (PDF 700 KByte)

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